THE MORLOCKS
Preparatevi a saltare con il trascinante Garage Rock di Leighton Koizumi & Co. The Morlocks hanno fatto del Garage uno stile di vita fin dal 1984 e non vediamo l’ora di vederli saltare sul nostro palco!
Preparatevi a saltare con il trascinante Garage Rock di Leighton Koizumi & Co. The Morlocks hanno fatto del Garage uno stile di vita fin dal 1984 e non vediamo l’ora di vederli saltare sul nostro palco!
I Brandt Brauer Frick sfidano le sonorità techno riscrivendone i contorni con strumenti acustici.
Un sound generato e modellato con una intensa attività concertistica, che ha permesso al gruppo di sviluppare tecniche e timbriche originali. L’esordio “You Make Me Real” non rinunciava alla tecnologia elettronica nel fondere jazz, techno e world music, ma in “Mr. Machine” gli unici suoni sintetici sono quelli del Moog, amplificato attraverso un ampli per chitarra-basso che crea suoni analogici contestuali all’ottica del progetto.
Il Progetto nasce a Manchester, ma si stabilisce a Berlino; il duo britannico mescola lo shoegaze riverberato con produzione elettronica minimalista per creare un suono delicato e effimero.
Un duo batteria e chitarra e voce, THE DEVILS, dal sound che si ispira al trash’n’roll minimale dei Cramps abbinato ad un wall of sound di “Jon Spenser-iana”. Insomma una bella ventata di aria fresca nel soporifero panorama italiano e che sta già varcando i confini. Suoni deraglianti, ritmi martellanti, sfrontatezza, pericolosità ed anche un pizzico di provocazione, perchè “questo è ROCK’N’ROLL baby”. E così deve essere per chiamarsi tale! Delicato ed effimero.
Philipp Nespital , musicista e sound designer di Berlino, nel 2011 produce il suo primo album progressive rock solista “CIRCLES”, rilasciato sotto il nome di “smalltape“. Da allora questo progetto è cresciuto ogni anno. Nel 2014 è uscito il primo pezzo d’orchestra “Una vita” e quest’anno il secondo album “THE OCEAN”.
Sono un power-trio tutto italiano, nel 2016 hanno aperto il tour italiano dei Mondo Generator.
Due voci femminili, la prima, quella di Eli Natali, arriva dal basso, suadente come quella di una vera rocker. Poi nei vortici della discesa irrompe l’energia dell’altra Elisa che imbraccia la Fender e riempie di brillantina il giro semplice e costante del blues.
Sullo sfondo Sarya, una percussione minimale che come polvere di stelle scandisce il tempo gerundio del rock’n roll. Forse per questo non ci si stanca mai di ascoltarlo.
I loro brani presentano molte contaminazioni: dal rock anni ’90 al crossover, dall’elettronica alla techno; i loro concerti sono pieni di energia e vi faranno ballare!!
Dopo l’uscita del granitico doppio LP “Neither Virtue Nor Anger” osannato da critica e pubblico e a seguito degli intensi tour europei, arrivano finalmente sul palco di Nel Nome del Rock Festival per presentarci “Grace”, il loro secondo album, scritto e concepito interamente da Tiziano Veronese nel corso di una lunga primavera, il nuovo album scardina i precedenti approcci psichedelici e dronici, per immergersi in sonorità più sintetiche e post-punk, degne dei primi Interpol ed Editors, legandosi così alla tradizione wave anglo-americana più innovativa e recente.